La tonalità della notte nel tocco di Takahiro Yoshikawa

Uno stesso tema: la notte, la medesima tonalità e un unico grande interprete: Takahiro Yoshikawa al centro dell'ultima produzione Limen con musiche di Beethoven, Chopin, Liszt e Ravel.

La Sonata quasi una fantasia in do diesis minore No.2 Op.27, composta nel 1802 da Ludwig Van Beethoven (1770-1827), è da generazioni più nota come "Chiaro di luna". Un critico, infatti, la definì passeggiata notturna al chiaro di luna e da quel momento il suggerimento fu accolto. Il primo movimento, pur essendo il più "notturno" dei tre, fu anche il più eversivo rispetto alla tradizione. Non è un movimento mosso, come la prassi musicale richiedeva, bensì un Adagio sostenuto: in questo modo Beethoven dichiarò di non voler dare per scontate le strutture tramandate fino ad allora, ma di volerle plasmare in maniera diversa per fini espressivi sempre mutevoli.

Con i due Notturni Op.27 del 1835 di Frédéric Chopin (1810-1849) il tema della notte si fa vero e proprio genere. Il primo ha caratteri più drammatici, con una sezione centrale palpitante che conduce ad un punto culminante esplosivo; il secondo invece è più contemplativo, in uno stile vocalistico fiorito che nella coda si scioglie in un vero e proprio incantesimo sonoro.

Di incanti sonori si può parlare anche nell'undicesimo studio trascendentale di Franz Lizt (1811-1886) "Harmonies du soir", composto nel 1851, in cui il carattere notturno si arricchisce di altre connotazioni, in particolare spirituali.

In "Gaspard de la Nuit", composizione del 1908 di Maurice Ravel (1875-1937), la notte diventa la terra dei sortilegi: un'ondina che tenta di sedurre un mortale e poi, respinta, si ritrae indispettita; un cadavere che oscilla sul patibolo al tramonto e, nella terza parte, una creatura deforme, Scarbo, che si materializza generando lo spavento. 
(da una presentazione di Alfonso Alberti)

Takahiro Yoshikawa nasce in Giappone a Nishinomiya e fin da piccolo dimostra una forte sensibilià artistica, che lo porta ad ottenere una laurea in pianoforte presso l'Università Statale di Belle Arti e Musica di Tokyo e a conseguire un dottorato di Ricerca della Musica. Si perfeziona in Germania e in Italia, frequenta l'Accademia Teatro alla Scala di Milano, esibendosi spesso come solista nel prestigioso Teatro milanese.  Attualmente è impegnato principalmente in Italia e in Giappone, ottenendo un notevole successo di pubblico per la sua esecuzione intensa e appassionata.